Ravenna: la città del mosaico

Ravenna: la città del mosaico

Raccogliamo qui delle annotazioni sulla città di Ravenna, tratte da uno degli Incontri di conversazione che abbiamo dedicato a questa meravigliosa città.

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Ravenna

 

La città ha 160mila abitanti, ed è la quarta città italiana per patrimonio UNESCO, dopo Roma, Firenze e Venezia.

https://www.expedia.it/explore/ravenna-8-monumenti-unesco-tra-mosaici-paleocristiani-e-bizantini 

 

Vicino a Ravenna si trova “l’oro bianco”: il Sale

→ saline di Cervia

→ già usate prima dei Romani

lo stesso nome di Cervia deriva da ad-cervu (simile al portoghese acervo, archivio/deposito)

 

 

Nel I secolo a.C. Ravenna è un centro molto importante

→ Cesare si stabilì a Ravenna prima di attraversare il Rubicone

L’imperatore Augusto prolunga la via Flaminia, da Fano fino a Rimini, congiungendola alla via Popilia (del 132 a.C.) che va da Rimini a Ravenna è la via Popilia

 

Ravenna divenne sedi di un importante porto militare e uno commerciale, e vicino al porto risiedevano circa 10mila marinai, tra commercianti e militari.

 

 

Il declino di Roma e la fine dell’impero romano d’occidente sanciscono la crescita di Ravenna

L’imperatore Flavio Onorio spostò la capitale dell’impero d’occidente da Milano proprio a Ravenna, nel 402. Ravenna era più vicina all’Oriente, più facile da proteggere, e con una grande flotta militare. 

 

Galla Placidia, sorellastra di Onorio regna tra il 425 e il 437, prima del figlio Valentiniano III.

Nell’arte, è il periodo del mosaico: fatto con una pasta vitrea, con all’interno il colore (per l’oro è una “foglia” d’oro), e coperto da una pasta vitrea trasparente.

Questo è il Mausoleo di Galla Placidia:

 

A Ravenna, il 476 d.C., il generale barbaro Odoacre depose l’Imperatore Romolo Augustolo, ponendo fine all’Impero Romano d’Occidente

inizio del Medioevo

 

Dopo la caduta di Odoacre, Ravenna divenne nuovamente capitale (493-540), del regno Ostrogoto di Teodorico

Mausoleo di Teodorico

 

Sant’Apollinare Nuovo

Sant’Apollinare in Classe

 

L’imperatore Giustiniano riconquistò Ravenna, che diventò parte dell’Impero Bizantino

Ravenna divenne capitale dell’Esarcato Bizantino (584-751)

 

Basilica di San Vitale, del periodo di Giustiniano:

fino al 751, quando Ravenna cadde per mano dei Longobardi. Pochi anni dopo passa nello stato pontificio, ma viene abbandonata a se stessa

Divenne comune nel 1109 e signoria nel 1275, guidata dalla famiglia Da Polenta

 

Dante scrisse il Paradiso della Divina Commedia proprio mentre era a Ravenna

questa struttura è della fine del 1700, sostituisce una più antica del 1400

 

Nel 1500 arrivò una delegazione da Firenze, appoggiata tra gli altri anche da Michelangelo, per riprendersi le ossa di Dante. Michelangelo progettò un monumento funebre a Firenze, e il papa Leone X (di Firenze) mandò questa delegazione per riprendere le ossa di Dante … ma non le trovarono!

I francescani le nascosero all’interno del proprio convento, fino al 1810, quando per ordine di Napoleone il convento venne chiuso.

Le ossa rimasero perse fino al 1865, quando vennero ritrovate per caso durante un restauro. Lo scheletro venne ricostituito con dei fili d’argento.

 

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